Sappiamo bene che uno degli ambienti più importanti in un progetto di ristrutturazione di un appartamento è la cucina, considerato il cuore della casa.
E qual è uno dei temi che interessa maggiormente al cliente?
La scelta dei materiali più idonei per la zona di lavoro, dove schizzi di cibo e gocce di acqua possono esser un pericolo. Questi infatti, oltre a finire sul top della cucina, vanno anche sul così detto paraschizzi o schienale, dove quindi è opportuno avere un rivestimento che non abbia molte fughe perché queste sono difficili da mantenere pulite.
Dunque, il primo consiglio che vi diamo è: usate materiali di ampie superfici. Soluzioni quali mosaico o ceramiche molto frastagliate in superficie meglio scartarle perché lo sporco si anniderebbe molto più facilmente.
Detto ciò, in questo articolo vi illustreremo quelle che sono scelte che vanno incontro sia a requisiti di durabilità ed igienicità, ma che possono anche dare un’impronta estetica a nostro parere originale e d’effetto, perché anche in cucina ci si può divertire…
Le idee e le proposte del mercato odierno sono tante infatti, dai classici materiali in gres porcellanato alle nuove carte da parati idrorepellenti.
La ceramica è il rivestimento per eccellenza. Il materiale che da sempre viene tradizionalmente impiegato per rivestire la parete dietro una cucina, facilmente lavabile e resistente alle alte temperature. Sopporta stress termici dovuti a qualsiasi tipo di fiamma, compresa quella a gas. Oggi si usano soprattutto piastrelle molto grandi, in modo da limitare il numero di fughe e così far risaltare la continuità della parete. Ci sono attualmente aziende specializzate in lastre di grande formato (anche oltre i 3 m) e minimo spessore, che per le loro performance tecniche si prestano agli ambienti quali bagni e cucina.
Foto 1 – casa LAP by BVBI
Foto 2 – https://www.laminam.it/ontop/it/
Tra gli altri rivestimenti molto pratici e dall’estetica minimal come le grandi lastre ci sono il vetro temperato e l’acciaio inox. Questi materiali consentono di ottenere superfici continue e facilmente pulibili ma sono anche caratterizzati da un’estetica un po’ “fredda”. Con il vetro si possono creare degli interessanti giochi di luce, ad esempio retroilluminandolo, oppure ci sono tantissime proposte in commercio di vetro decorato per chi ama osare con i colori e le grafiche. Un’altra opzione simile al vetro ma più economica è quella del plexiglass. Naturalmente è importante tagliare il pannello della misura intera per non avere giunzioni.
Foto 3 – VenetaCucine
Foto 4 – https://arteidee.com
Riguardo all’acciaio, questo materiale è estremamente igienico e dall’estetica “ultra minimal”, non a caso è il preferito nelle cucine professionali. Si può rivestire tutta la parete compresa tra il top ed i pensili o anche optare per rivestimenti a mezza altezza, che però sono meno pratici. Se amate l’acciaio, ma desiderate donare un tocco dinamico alla parete della vostra cucina, oggi c’è anche una vasta gamma di paraschizzi in acciaio decorato, con i quali vi potete sbizzarrire…
Foto 5 – Casa DPA by BVBI
Sulla scia del minimal vi suggeriamo il paraschizzi in resina epossidica o micro-cemento. Questi materiali sono davvero caratterizzati dall’aspetto essenziale e lineare e possono essere usati, oltre che sul pavimento, anche sulle pareti. Non hanno fughe, sono altamente idro-repellente e quindi utilizzati anche in locali molto umidi come il bagno. Esistono diverse finiture, lucida, satinata e opaca, ed anche diversi effetti, liscio, spatolato, nuvolato, acidificato. La differenza sostanziale tra microcemento e resina sta nel fatto che il microcemento è a base minerale e, di conseguenza, è più traspirante della resina. Entrambi possono essere applicati ovunque, sovrapposti a piastrelle e legno o su superfici irregolari, angoli o curve. Per questo sono spesso amati dai clienti che, non andando a rimuovere il rivestimento già presente nella casa da ristrutturare, ottengono un guadagno economico.
Vi sconsigliamo invece paraschizzi in laminato. Questi, infatti, pur molto economici, sono anche molto delicati, poiché la superficie può essere facilmente graffiata ed inoltre, considerazione non da poco, il paraschizzi in laminato non può essere utilizzato con un piano cottura a gas.
Tra i materiali invece più resistenti e pratici c’è ormai da tanti anni la quarzite, adatta come paraschizzi in abbinamento con il top. Questa è un composto di resina e quarzo, che può richiamare in alcune sue finiture l’effetto del marmo, così come lo può fare il gres porcellanato. La quarzite, che offre ottima resistenza a macchie e graffi ed è tra i materiali più facilmente pulibile perché impermeabile e non poroso, se usato come top però potrebbe rovinarsi con il contatto con pentole o altri oggetti incandescenti che creerebbero delle antiestetiche macchie.
Foto 6 – Casa MD by BVBI
Andando invece su materiali caldi, il legno farebbe sicuramente sembrare la vostra cucina più accogliente. È preferibile scegliere uno schienale in legno quando però anche il piano top della cucina è di questo materiale, così da ottenere quell’effetto di continuità che darà maggiore coerenza a tutta la composizione. Fate però attenzione a scegliere un pezzo intero, della misura della parete da ricoprire, che non abbia bisogno di essere giuntato con fughe. Inoltre, è d’obbligo prestare attenzione alla natura del materiale, in quanto il legno è poroso, si macchia facilmente e non può essere trattato con detergenti aggressivi.
Se invece volete divertirvi e veramente risparmiare, ottenendo però una superficie continua e facilmente lavabile, potete optare per una vernice “lavagna”. Questa si può realizzare di qualunque colore e poi personalizzarla ogni momento con disegni e scritte fatte con i gessetti. Di sicuro così ottenete un paraschizzi moderno e pratico ed avrete la sensazione di tornare un po’ a scuola… 😉
Foto 7 – Casa MS by BVBI
Foto 8 – Casa PN by BVBI
Infine, per chi vuole osare con le fantasie ed ha un budget più alto, il mercato offre delle bellissime carte da parati idrorepellenti, perfette come paraschizzi o anche come rivestimento del bagno. Questo materiale viene trattato dopo la posa con due strati di resina che lo vanno a proteggere da schizzi di cibo ed acqua. Attenzione però a pulirlo solo con acqua tiepida o al più con poco sapone neutro. Infatti, se si usano prodotti aggressivi la resina perde spessore e la carta rischia di rovinarsi. In ogni caso, se necessario, la resina si può sempre applicare nuovamente. Tra le carte da parati c’è da perdere la testa, ma sicuramente un bravo professionista riuscirebbe a trovare quella adatta a voi!
Foto 9 – https://www.wallanddeco.com/it-it/catalogo/famiglie/wet-system-2019-where-is-the-line/
Con questo excursus abbiamo cercato di darvi un’ampia ma sintetica panoramica. Per noi la parola d’ordine rimane sempre quella di personalizzare l’ambiente cucina per renderlo il più famigliare possibile, ma a voi quale proposta vi entusiasma di più??